Il
White Eagle Inn & Family Lodge è un motel che si trova nella periferia sud
di Cortez, siamo nella Contea di Montezuma, nello stato del Colorado.
Questa
città è conosciuta per essere il crocevia per alcune importanti attrazioni
quali il Parco nazionale di Mesa Verde, il Canyons of the Ancients National
Monument, i Four Corners, il San Juan National Forest e volendo si può raggiungere
facilmente anche la Monument Valley.
La
struttura si affaccia sulla Hwy 160, la strada che corre longitudinalmente
dall’Arizona fino allo stato del Missouri. Lungo la via ci sono solo poche
costruzioni, dirigendosi verso sud il motel resta sulla sinistra, una grande
insegna indica che siamo arrivati a destinazione.
Il
White Eagle Inn si sviluppa su di un edificio di un solo piano con pianta ad
elle, tipica architettura dei motel americani.
Curiosamente si presenta con la classica livrea mediterranea, tutta
bianca con porte e finestre azzurre (che beffa per uno romano e romanista come
me).
Nelle singole camere si accede direttamente dal piazzale esterno ed il posto auto è proprio davanti alla porta d’ingresso.
Nelle singole camere si accede direttamente dal piazzale esterno ed il posto auto è proprio davanti alla porta d’ingresso.
Esterno camere |
La
reception è un tutt’uno con l’abitazione dei proprietari, ed è posta in testa
al motel.
Reception |
Fuori, affianco la porta, c’è la macchina per il ghiaccio, un cartello avverte di non utilizzarlo per riempire le borse frigo … per fortuna è scritto in inglese, io non lo parlo.
Dopo
il tramonto, la reception è chiusa, per cui se si arriva sul tardi è sempre
meglio avvisare con una telefonata.
La camera
La stanza è sufficientemente ampia, le pareti sono rivestite di pannelli di legno color miele, mentre il pavimento è ricoperto da moquette.
La camera |
Il
letto è di tipo queen, a prima vista sembra comodo, su cui è stesa una pesante coperta
trapuntata che contrasta con la calura esterna.
Sui
lati, da una parte un mobile di legno che funge da comodino, scrittoio e
cassettiera, sopra c’è il bollitore per il caffè, telefono, una lampada da
tavolo ed uno specchio. Dall’altro lato c’è un piccolo ripiano messo lì a mo’
di comodino, sopra la testata due applique.
Frigo e condizionatore |
La testata del letto |
Completano
l’arredo due poltroncine ed un minuscolo tavolino su cui non si può nemmeno
giocare a solitario con le carte, un piccolo frigo, la TV appesa al muro ed il
solito sproporzionato condizionatore.
Bollitore e poltroncine |
In
un angolo c’è una mensola con bastone e grucce da utilizzare come armadio.
Buona
l’illuminazione sia artificiale sia naturale, la finestra è fornita di tende a
scuro per la notte.
Il bagno
Il bagno è rivestito di ceramiche di un inquietante color cipria Agatha Christie, e non è provvisto di finestra. C’è un piccolo lavabo, mensola laterale, specchio, set di cortesia ed asciugacapelli, ed il water, come sempre il bidet non c’è. Buona la dotazione degli asciugamani.
Buona
la dotazione di asciugamani, morbidi e puliti.
Anche
qui l’illuminazione artificiale è buona.
Le aree comuni
La connessione ad internet in Wi-Fi è gratuita e disponibile sia nelle camere che all’esterno, non ci sono postazioni fisse.
All’esterno
della struttura c’è un gazebo allestito con alcuni tavoli e panche per il
pic-nic, c’è anche una piscina, ma è vuota e recintata, mi sa che non viene più
utilizzata.
Il gazebo e, dietro il telo, la piscina |
La colazione
La colazione non viene servita, comunque all’interno della reception sono disponibili thè, caffe e forno a microonde, per cui o ci si organizza per tempo, oppure si va in qualche locale situato nelle immediate vicinanze del motel, dove troverai le tipiche leccornie del breakfast americano: uova, bacon, fagioli condite con salse dai più disparati sapori, una straordinaria alternativa a cappuccio e cornetto.
Ritengo
che questo motel sia indicato per soggiorni brevi, giusto per dormire, si
presenta comunque pulito e silenzioso.
Per cena ho scelto il
Main Street Bevery, un pub/ristorante situato nella via principale i cui
interni ricordano una cella frigo tanto era il freddo del condizionatore tarato
a non più di un grado sopra lo zero. Ho visto, lo giuro, pinguini ed orsi
bianchi servire ai tavoli.
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